I luoghi comuni sono
i più affollati
Roberto Gervaso
I luoghi comuni
Viviamo un periodo storico di grande progresso, da oltre vent’anni ci siamo lasciati alle spalle il duemila, l’anno che nell’immaginario doveva essere il ponte verso il futuro, e tutto ci si poteva immaginare tranne che cercare, oggi, di sfatare gli atavici luoghi comuni che affliggono il naturismo.
Cercheremo, scusandoci fin d’ora se dovessimo sembrarvi prolissi, di fare un po’ di chiarezza e comunque di esprimere i concetti che sono alla base della nostra organizzazione.
Innanzitutto il naturismo cos’è? E’ la scusa per stare nudi? No, il naturismo in realtà è un modo di pensare, una filosofia: chi si avvicina al naturismo ricerca un contatto appunto con la natura, uno stile di vita più sano (che può avvicinarsi ma non coincidere con l’essere vegetariano o vegano), ma soprattutto rispetto verso gli altri (uomini e animali) e verso l’ambiente. Va da sé che un rapporto migliore con l’ambiente lo si può creare rimanendo nudi, togliendosi di dosso gli ultimi brandelli di fibra che ci separano dal mondo circostante: vi possiamo assicurare che ciò aumenta in maniera esponenziale la straordinaria sensazione di sentirsi un tutt’uno con l’ambiente che ci circonda. Il nudismo per noi è quindi un’estensione del naturismo, che cerchiamo di praticare nel rispetto appunto degli altri, soprattutto di chi non è naturista.
Un altro mito da sfatare è che per mettersi nudi bisogna essere in forma. La forma fisica è ovvio che ci aiuta a vivere meglio, ma mettersi nudi davanti agli altri non prescinde dal volere bene prima di tutto se stessi, coi propri difetti, se ci sono. Non esiste essere umano inadeguato per aspetto fisico allo stare nudo perché in realtà il naturismo è un atto d’amore verso il proprio corpo.
Bisogna entrare nell’ottica che il naturista ha un modo di vedere diametralmente opposto al “tessile” (lo sappiamo, non è certo un bel termine, ma da tempo dai naturisti è definito così chi porta il costume): in una spiaggia tessile si è portati, lasciando perdere se con malizia o inconsapevolmente, a guardare gli altri, magari meravigliandosi di persone non belle oggettivamente che hanno il “coraggio” di stare in costume; in una spiaggia naturista è l’esatto contrario, ognuno sta bene col proprio corpo e si è portati, e qui sta il nocciolo del discorso, a non guardarsi reciprocamente, a non definirsi, a vivere quindi liberamente la nudità.
Certo, come ogni passione, bisogna esseri portati, nutrire quella piccola curiosità nel provare, ma fateci e fatevi un favore: non pensate che sia impossibile per voi rimanere nudi, i freni sono solo nella vostra mente. Se volete potete provare in casa, o se venite in una spiaggia frequentata da naturisti sarà più facile sfilarsi il costume e capire cosa si prova. Molti, quasi tutti, hanno cominciato così, ed oggi non riuscirebbero a tornare ad essere… “tessili”…
Vi consigliamo di provare in una spiaggia frequentata da naturisti e non in luogo isolato perché, nella spiacevole ipotesi che arrivi lo scocciatore di turno, potreste vivere non certo una bella esperienza e quindi accantonare magari per sempre ciò che invece, in altri contesti, vi avrebbe aiutato a vivere meglio.
E adesso la patata bollente, che non è la parte intima di una naturista che è stata ore sotto il sole (sappiate che l’ironia è un’altra dote che aiuta a vivere meglio), ma il rapporto tra naturismo e sesso.
Diciamo subito che non esiste un rapporto diretto tra naturismo e sesso: chi si avvicina o semplicemente pensa al naturismo, allo stare nudi con altri, automaticamente, come una paradossale proprietà transitiva, associa tale pratica alla libertà dei costumi ed al famigerato scambio di coppia.
Certo, tra i naturisti o pseudo tali ci sono gli scambisti o i libertini, come ci sono tra gli ingegneri, i medici, i meccanici, gli imbianchini, eccetera…
Sicuramente tra naturisti è più facile parlare di certi argomenti, ma non perché si è perversi, più semplicemente perché si è nudi: quindi verrà più naturale confidarsi o creare un’amicizia e non per questo finire in un letto.
Ed è per questo fondamentale aspetto che spesso si creano rapporti umani che non si fermano alla spiaggia, ma che continuano nella quotidianità, magari davanti ad una pizza o insieme per una gita fuori porta.
Il sesso rimane un elemento basilare della nostra esistenza ma non è contemplato nel naturismo se non ovviamente in seno (eccolo!) all’intimità di ognuno di noi.
Crediamo quindi di aver toccato i punti cardine, anzi i più diffusi luoghi comuni che ahinoi tormentano il naturismo, ma siamo sempre a vostra disposizione per qualsiasi chiarimento o informazione all’indirizzo info@naturismo-asina.it
Insieme è l’unico luogo comune in cui ci si sente unici
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Un luogo comune è un falso che ha avuto successo