Le donne e il naturismo
Sembra che tra i naturisti italiani la percentuale di donne sia sempre stata numericamente inferiore rispetto a quella degli uomini: negli ultimi anni tale numero è in costante crescita ma a nostro parere ciò che ancora frena il fenomeno del naturismo al femminile è in primo luogo l’informazione, sicuramente deficitaria.
Perché se da un lato vi possono essere motivi di carattere estetico o cause riconducibili al timore di mettersi nude, notiamo comunque che nei siti di settore piuttosto che nei vari forum al femminile sono più i consigli o i commenti dei signori uomini o di rappresentanti del sesso femminile che non praticano il naturismo, piuttosto che di donne già naturiste che possano consigliare donne incuriosite o interessate.
Asina vuole finalmente dedicare il giusto spazio a tale fenomeno, istituendo un canale di contatto diretto per donne e tra donne, una casella e-mail dove un team di socie Asina risponderà ai quesiti e alle curiosità delle donne che vorranno scriverci.
è la casella di posta dedicata esclusivamente a questo scopo: sentitevi al sicuro, non esistono domande banali nè risposte scontate, sentitevi libere di chiederci informazioni o chiarimenti, sarà un piacere rispondervi e chiarirci insieme, e magari poi conoscerci in spiaggia.
La maggior parte di noi si sono avvicinate al naturismo perché esortate dai nostri compagni o mariti, ma i tempi sono oltremodo maturi affinchè la donna possa in piena autonomia soddisfare le proprie curiosità, approcciandosi al naturismo in piena libertà: da parte nostra troverete sempre un posto in cui parlare, in qualsiasi momento.
Alcune di noi hanno voluto contribuire testimoniando di seguito il modo in cui hanno cominciato a praticare il naturismo, ognuna con la propria personale esperienza: anche questo crediamo sia un ulteriore passo avanti verso la consapevolezza del naturismo al femminile.
PS: anche la foto in questa pagina è di una di noi…

Io e il naturismo, secondo i luoghi comuni, non eravamo destinati ad incontrarci: figlia di una famiglia cattolica ligia alle regole del buon vivere borghese, ho avuto un’infanzia serena intrisa di affetto ma anche di regole e di un proverbiale “siculo senso del pudore”, esente però da bigottismo e intolleranza.
Curiosa per natura dei cibi, dei luoghi, delle diverse culture ho incontrato il naturismo per caso, ma forse non proprio, durante una vacanza all’estero con mio marito.
Lui, a dire il vero molto più predisposto di me, appena arrivato in spiaggia si è subito spogliato, io sono rimasta in topless a guardarmi intorno… e ho visto uomini, donne, bambini, nudi impegnati a godersi il sole e la natura circostante, e se incontravano il mio sguardo sorridevano e ritornavano alle loro occupazioni.
Questa cordiale indifferenza mi ha trasmesso il senso di naturalezza dello stare nudi, così mi sono spogliata. Al rientro in Italia, abbiamo cominciato a cercare notizie e informazioni sul naturismo e da ormai più di vent’anni lo pratichiamo stabilmente.
Spesso sento dire che per stare nudi bisogna accettarsi e stare bene con il proprio corpo: per me non è così essendo come si dice oggi curvy, o come diceva mia nonna “tunnicedda” (rotondetta), non mi piaccio, ma quando pratico il naturismo mi sento parte della natura ed il concetto di bello perde le connotazioni culturali canoniche, per trasformarsi in una sensazione di naturale coinvolgimento dove ogni essere vivente non si pone il problema di quanto sia bello ma vive in armonia nel proprio ambiente, a prescindere se scarafaggio o farfalla. Questo mi ha regalato il naturismo, la consapevolezza di appartenere alla natura e di poter interagire come essere del creato oltre che come donna, figlia, moglie e quant’altro.

Ero curiosa: il mio senso di libertà mi spingeva a provare e così, ormai dieci anni fa, andai nella spiaggia di Eloro. La maggior parte di bagnanti era in costume, sono potuta rimanere in topless, ma non ho desistito, ho superato il promontorio che divide Eloro da Marianelli e così mi si è aperto un mondo: pochissima gente e finalmente l’opportunità di rimanere nuda.
Purtroppo quella prima volta la ricordo anche per lo spiacevole incontro con “disturbatori seriali” che non mi hanno permesso di rimanere a lungo in pace.
Certo, non era ancora estate piena e la spiaggia non era molto frequentata da naturisti come adesso, ma solo la mia caparbietà nel nutrirmi della mia sensazione di libertà mi ha permesso di continuare a praticare il naturismo.
Da allora consiglio sempre di frequentare luoghi non comuni, ma insieme ad altri naturisti: l’esperienza così è impagabile, evitando incontri indesiderati e ristorandomi a contatto con la natura.
Oggi posso dire di sentirmi davvero una orgogliosa naturista.

Mi sono imbattuta sul vostro sito quasi per caso, trovo questa pagina molto interessante e per questo avrei il piacere di lasciarvi la mia testimonianza.
Un paio di anni fa ero con la mia compagna in vacanza in Spagna, andiamo in spiaggia e lì è molto più easy che in Italia poter rimanere in topless o nudi. Comincia lei a togliersi il costume, inizialmente la prendo per pazza ma anche io, dopo pochi minuti, faccio a meno di ciò che avevo addosso. La sensazione di libertà era totale, l’idea che voglio trasmettervi è che neanche per un minuto, nè io nè lei, abbiamo pensato con malizia a ciò che stavamo facendo, anzi ci eravamo liberate di inutili orpelli davanti al mare e al sole. E non c’era malizia neanche negli altri, non c’erano sguardi ammiccanti, abbiamo vissuto proprio una bella giornata.
Diciamo che quando sei sicura che nessuno ti riconosce, a migliaia di chilometri da casa tutto è più semplice, ma un paio di mesi fa abbiamo voluto rifare l’esperienza vicino casa nostra e devo dire che dopo avere provato questa esperienza è difficile tornare indietro: quest’estate abbiamo già prenotato presso una struttura naturista, perché pensiamo sia bellissimo rimanere nude e a contatto con la natura per giorni interi, prima di rientrare alla “normalità”…

Era l’autunno del 2011 quando ho conosciuto il mio attuale compagno. Con l’avvicinarsi dell’estate successiva mi ha confidato che praticava il naturismo già da un paio d’anni prima di conoscermi: non ho nascosto il mio leggero stupore e pensai dentro di me che non sarei mai andata oltre il topless…
Più per farlo contento che per un reale interesse verso questa filosofia andammo nella spiaggia di Marianelli, e devo dire che solo quella prima volta mi limitai a togliermi il reggiseno, già il successivo fine settimana ero in spiaggia senza nulla addosso: è stato un processo naturale, senza alcun tipo di costrizione, ho cominciato ad apprezzare lo stare in libertà e il contatto diretto con la natura. Sicuramente l’ambiente circostante ha contribuito a mettermi a mio agio, conoscendo anche altre donne che come me erano lì senza “elastici” addosso.
Siamo quindi venuti a conoscenza di un campeggio naturista nella vicina Calabria e abbiamo deciso insieme di fare la nostra piena esperienza naturista partendo in moto.
Da allora pratichiamo insieme il naturismo sia in spiaggia che in strutture autorizzate.
Si pensa comunemente che nudità e perfetta forma fisica siano imprescindibili, in realtà il naturismo sublima questa errata convinzione, facendo vivere un’esperienza di totale integrazione col proprio essere, con la propria fisicità e con l’ambiente circostante.
Vi confido due cose: tale processo lo considero irreversibile, quasi soffro a tornare “tessile” se amici non naturisti mi invitano nelle spiagge che loro frequentano, e adoro non vedermi addosso i segni del costume…

Il mio approccio al naturismo nasce tanti anni fa grazie al mio fidanzato oggi mio marito, lui naturista convinto da sempre. Grazie a lui ho capito l’arte del vivere in libertà e in armonia con la natura.
Il naturismo è uno stile di vita che ti rende libero, che dà pace, tranquillità, ed è aggregante. Oggi mi posso ritenere una naturista convinta, “NATURISTA PER SEMPRE”.

Mi rendo conto di essere una mosca bianca, ma mio marito rispetto a me non voleva proprio saperne di provare il naturismo, cosa che invece a me sarebbe molto piaciuta. Lui pensava che non sarebbe potuto rimanere nudo senza dare spettacolo davanti ad altre donne senza costume, io non credevo che ciò poteva succedere per il mood che si vive da naturisti, ma erano ancora congetture.
La vera sorpresa è stata una sera davanti ad una pizza con una coppia storica di amici nostri: quasi per caso è capitato di parlare di quest’argomento e loro fanno outing, confessandoci che da anni praticavano il naturismo. Mio marito così confida al suo amico i suoi dubbi subito fugati ed io e la mia amica dopo le prime risate per gli ultimi indugi caduti, decidiamo che andremo al mare insieme per provare.
Lei comunque mi consiglia di portare con me il costume, nel caso tanta euforia non avesse trovato riscontro nella realtà, e così faccio.
Arriva quel giorno, partiamo insieme per la spiaggia ma in auto non prendiamo l’argomento, tutto avverrà con estrema naturalezza da parte mia e con qualche iniziale ritrosia da parte di mio marito, appena arrivati in spiaggia.
Da quel giorno personalmente ho scoperto una meravigliosa sensazione che consiglio a tutti, e ancor di più la possibilità di condividerla con l’uomo che amo.
Con la coppia di amici che ci ha guidato per i primi momenti, e con cui adesso condividiamo questa filosofia, facciamo parte da anni di un’associazione naturista, dando il massimo impegno quando si tratta di partecipare ad eventi per la salvaguardia dell’ambiente.
